Si tratta di situazioni in cui le persone non nutrono dubbi “sentimentali” sulla relazione, ma mettono in atto modalità comportamentali tali per cui i livelli di incomprensione e di conflittualità salgono in modo esponenziale fino ad arrivare, dopo diverso tempo, ad un irrigidimento di azioni, sensazioni ed emozioni. E’ come se ognuno si arroccasse sulla propria posizione faticando ad ascoltare “emotivamente” la posizione dell’altro. L’emozione prevalente è la rabbia verso l’altro e viene esperita con diverse modalità: urla, toni concitati, silenzi che si protraggono per giorni. Si sente fin da subito che la difficoltà nasce dal non riuscire a esprimere in modo efficace quello che si prova e di conseguenza non ci si sente compresi.
La persona ha necessità continua e costante di avere al proprio fianco un altro individuo.
Si sente insicura e la presenza dell’altro funge da faro nella notte. Fatica a gestire le intense emozioni avvertite e si pone continuamente alla ricerca di attenzioni che la faccia sentire accolta, quasi accudita. Nega i propri bisogni pur di stare con l’altro fino al punto di accettare modalità poco desiderabili.
Per esempio, se sul proprio cammino incontra soggetti aggressivi, svalorizzanti, poco empatici, non ha la capacità di allontanarsene e questo spiega in modo eclatante il bisogno d’amore. È disposta a rinunciare a se stessa pur di avere accanto a sé l’altro, si tratta di situazioni in cui le persone sviluppano dipendenza affettiva ed emotiva nei confronti di un’altra persona.
Uno dei due partner vive una relazione al di fuori della coppia ufficiale riuscendo a diventare un’acrobata esperta di equilibri continuamente mutevoli, ritagliando tempo, energie e presenza per l’altra persona. Talvolta subentra un senso di colpa nei confronti dei figli per il poco tempo e le attenzioni dedicati a loro, ben più raramente il senso di colpa riguarda anche il partner. Se la relazione viene vissuta per un tempo lungo la persona può avere un crollo emotivo importante quando l’elemento esterno alla coppia non intende consolidare il rapporto.
Attraverso un percorso di breve durata ti aiuto a superare le difficoltà o i problemi relazionali che stai vivendo con te stesso (per tutte le volte che ti colpevolizzi, che ti senti inadeguato, che vorresti ma, un mare di ma non ti consentono di agire), con il partner (non ti senti capito, ascoltato, considerato), con i figli (arrivi a sera sfinito e ti sembra di non aver fatto abbastanza, fatichi a trovare le parole per farti ascoltare e il nervosismo prende il sopravvento…) o con i colleghi di lavoro (rabbie, delusioni, invidie sono all’ordine del giorno, il capo non ti gratifica..).
Sarai nelle condizioni di padroneggiare scelte importanti, di gestire emozioni e sentimenti contrastanti che ti fanno sentire in ansia, preoccupato, triste, e di far fronte al senso di solitudine per orientarti verso una vita più soddisfacente.
Il modello breve strategico è ad oggi considerato la “best practice” per il trattamento di fobie, ansia, panico.Vede il 95% dei casi risolti con una media di sole 8 sedute.
L’ANSIA
L’ansia è una delle condizioni che ogni essere umano ha potuto sperimentare almeno una volta nella vita. Generalmente l’ansia è un alleato importante perché consente di porre attenzione e concentrazione rispetto ad una situazione avvertita come problematica e quindi è uno stato di allerta necessario a dare il meglio di noi stessi rispetto a determinati eventi.
L’ansia consente di mettere in moto pensieri che si traducono in “azioni” finalizzate alla risoluzione della situazione. Il problema si pone quando l’ansia supera un certo livello e il senso di paura connesso fa intraprendere strategie inefficaci.
L’ansia può riguardare situazioni generiche di vita senza un focus specifico ed essere presente tutti i giorni della vita di una persona per gran parte del giorno, insomma un “incubo”, in tal caso si parla di ansia generalizzata. L’ansia può riguardare anche specifiche situazioni come, ad esempio, sentirsi ansiosi all’idea di partecipare ad una festa, oppure all’idea di per doversi esporre davanti all’intera classe per un’interrogazione o ancora per dover uscire con una persona, sono tutte situazioni di ansia sociale.
ATTACCHI DI PANICO
Il cuore batte all’impazzata sembra che esca fuori dal petto, questa sensazione spaventa terribilmente, il respiro diventa affannoso, il corpo sembra percosso da una corrente elettrica, si ha paura di perdere il controllo, di morire e di impazzire. La persona è come travolta da un’onda di proporzioni gigantesche da cui non può difendersi, non lascia scampo e dopo che è passata, la sua furia lascia svuotati, privi di energia, storditi senza la capacità di reagire.
Quando la persona lentamente ritrova un equilibrio nulla è più come prima perché si teme che tutto questo insieme di reazioni fisiologiche ed emotive si ripresentino, la persona è spaventata dalle sue stesse sensazioni. L’attacco di panico è definito come “la paura della paura” perché la persona che lo ha sperimentato vive nel timore costante che possa ripresentarsi un altro attacco di panico. L’attacco di panico mette la persona in scacco matto perché nel giro di breve tempo la situazione può condurre ad un progressivo isolamento della persona rispetto al lavoro, allo studio, alla famiglia, agli amici.
TENTATE SOLUZIONI AGITE IN CASO DI ANSIA E/O ATTACCO DI PANICO
Nei casi di ansia (generalizzata, sociale, fobica) o attacchi di panico sono tre tentate
soluzioni agite ed inefficaci:
● evitamento della situazione temuta
● richiesta di aiuto
● tentativi di controllo delle reazioni fisiologiche innescate dall’ansia
Anche a te sarà sicuramente capitato di mettere in atto una o più di queste tre modalità nel
tentativo di risolvere il problema, ma i risultati prodotti non solo sono stati inefficaci ma
addirittura hanno condotto ad un peggioramento della situazione.
COSA POSSO FARE PER TE?
Se l’ansia ti attanaglia, in modo mirato andiamo a riportarla ai livelli ottimali affinché sia no dei migliori alleati che tu possa avere. Sì, hai capito bene una piccola dose di ansia dobbiamo mantenerla attiva perché ci consente di essere attenti e concentrati entre l’eccesso di ansia, attraverso tecniche specifiche che ti insegnerò durante il cammino, verrà eliminato. Le strategie e gli stratagemmi utilizzati in terapia diventano strumenti che potrai utilizzare sempre nell’arco della vita. In modo autonomo riuscirai, quindi, a raggiungere gli equilibri che di volta in volta le diverse situazioni esperite comportano.
Se addirittura l’ansia ha preso il sopravvento e hai sperimentato un attacco di panico e ora temi che questo possa ripresentarsi e hai impostato tutta la tua vita in funzione della paura di avere paura metterò a tua disposizione le tecniche del modello breve strategico che è considerato la “best practice” per il trattamento del panico con il 95% dei casi risolti con una media di sole 8 sedute.
Tornare ad essere liberi dalla paura sarà una conquista incredibile.
PENSIERI, IMMAGINI O IMPULSI RICORRENTI
Coloro che presentano il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) mettono in atto una serie di comportamenti e/o di pensieri che diventano dei veri e propri rituali attraverso cui la persona cerca di controllare la propria realtà.
Per esempio, si lava le mani venti volte pensando che solo in quel modo si saranno eliminati germi e virus, oppure torna indietro a controllare il gas ripetute volte per essere sicuro di averlo chiuso, ancora ripete una serie di formule nella convinzione che in tal modo nessun famigliare andrà incontro ad accadimenti catastrofici.
I rituali che la persona mette in atto risultano inevitabili ed irrefrenabili (non ne può fare a meno, non può non agirli) tutto questo si trasforma in una prigione che rende il soggetto schiavo di se stesso oltre a fargli consumare una gran quantità di energie e di tempo.
I rituali comportamentali e/o di pensiero costituiscono una trappola psicologica dalla quale è difficile liberarsi. Essi possono arrivare a rendere la vita impossibile a chi ne soffre, ma anche a chi gli sta accanto.
Inizialmente il disturbo nasce da una paura che la persona tenta di sedare attraverso i rituali. In fase iniziale i rituali funzionano, ovvero la persona sta meglio, ma nel breve tempo per star bene la persona ha necessità di intensificare il rituale messo in moto e/o di
aggiungerne altri in un circolo vizioso in cui la persona perde il controllo.
I diversi approcci psicologici e terapeutici hanno affrontato il problema attraverso una logica lineare secondo cui viene chiesto alla persona di astenersi dal compiere quel rituale, questi approcci si sono rivelati fallimentari perché l’impulso è irrefrenabile ed inevitabile.
COSA POSSO FARE PER TE?
La logica dell’approccio strategico breve prevede, invece, di essere in linea con la bizzarria del disturbo e di mettere in atto dei controrituali per ottenere nel giro di breve tempo effetti benefici che consentono la riduzione dei comportamenti e dei pensieri inevitabili ed irrefrenabili, dando modo così alla persona di uscire dalla trappola che si è costruita.
L’intervento diventa personalizzato come un abito cucito su misura in modo da gestire le diverse forme di rituali messi in atto da persone differenti.
DIFFICOLTA’ COME GENITORE
Lo sappiamo bene noi genitori che non ci sono formule magiche per essere genitori straordinari ma essere genitori ordinari, invece, presuppone la capacità di gestire al meglio le situazioni quotidiane che si presentano.
Ogni età dei nostri figli presuppone stili genitoriali diversi:
Infanzia: litigi tra fratelli; incomprensioni; difficoltà a farsi ascoltare; perdita di autorevolezza rispetto alle regole concordate, questi sono solo alcuni esempi di vita quotidiana da genitore.
Figli adolescenti che come uno tsumani rimettono in discussione tutte le caratteristiche genitoriali sapientemente costruite nel tempo.
Quei figli che li guardi e dici: “non lo riconosco più; eppure è stato il mio bambino; mi sembra un’altra persona…figli che ti costringono a ricostruire la tua identità genitoriale e a prendere le distanze da quella di prima che non è più funzionale.
Una delle cose che ho imparato personalmente e professionalmente, e che metto a tua disposizione, è l’arte di saper parlare con i figli in modo da gestire ogni sfumatura che potrebbe trasformare la tua giornata in un uragano devastante e lasciarti senza forze ed energie per arrivare a sera.
Ogni genitore che ho aiutato negli anni è felice di poter continuare ad utilizzare autonomamente gli strumenti imparati durante il breve percorso con me. Credo che ogni genitore possa essere ordinariamente straordinario quando si impegna a trovare modalità efficaci per affrontare la quotidianità e sappia affrontare le diverse fasi di vita del proprio figlio.